Il 2017 sarà certamente un anno da ricordare per averci regalato anche se solo per un attimo un mini ”boom” immobiliare come non si vedeva dal 2008.
In questi ultimi mesi infatti il Mercato Immobiliare ha finalmente segnato una svolta e fatto vedere un impeto oramai dimenticato, non ostante tutto noi, già all’inizio dell’anno ci eravamo dichiarati moderatamente ottimisti ma non ancora pronti a brindare alla ripresa, e così è stato, dopo una breve ma forte accelerazione di compravendite + 20%, parte di una fase iniziata già dal giugno del 2015, il settore a settembre 2016 ha subìto un nuovo rallentamento.
Varie sono le motivazioni, la prima è che l’immobiliare è fortemente legato alla economia reale del nostro paese e se non si avvia un processo di ripresa stabile il mercato non può ripartire in tutte la sua interezza, infatti quello che è accaduto in questo periodo e che ha dato forza al mercato sono state principalmente le attività messe in moto dalle banche, le quali offrendo tassi di interesse ai minimi storici hanno di fatto stimolato l’accesso al credito, la spinta è stata poi rafforzata dalle quotazioni degli immobili finalmente livellate (quasi sempre) su prezzi reali e non sulla fantasia della memoria dei tempi che furono, oggi per iniziare una nuova fase il settore immobiliare ha bisogno che l’economia del paese riparta dal basso, che i redditi salgano e che le posizioni lavorative si stabilizzino.
Quindi la domanda che sento più spesso da acquirenti, venditori e colleghi più giovani è: il mercato immobiliare ripartirà prima o poi ?
Si certo, se le banche non falliranno domani mattina, se l’Italia (intesa come organi governativi ) si rimetterà a lavorare per un progetto strutturale che veda il rilancio dell’economia al primo posto, senza se e senza ma.
Siamo all’inizio del nuovo anno, e mi verrebbe da fare tanti Auguri a tutti gli operatori del mercato per un 2017 ancora migliore del 2016 , ma la crisi economica, la nuova crisi di governo con suo “nuovo” Governo, le Banche, la Brexit, il terrorismo internazionale e per alcuni di noi purtroppo anche il terremoto, mi lasciano perplesso.
Una cosa certa è che il mercato residenziale continuerà ad avere due velocità, da un canto gli immobili antichi, e quelli nuovi posizionati in zone residenziali di pregio e/o con alte qualità abitative, i quali si rivaluteranno nel tempo per le loro doti di unicità, comodità e/o posizioni, dall’altro gli immobili vecchi in zone residenziali non di pregio, costruiti con materiali e finiture obsoleti e con scarse qualità abitative che invece continueranno ad essere nei prossimi anni sempre più penalizzati dal mercato.
In questo marasma generale dei fatti accaduti in questo ultimo anno è difficile dire semplicemente “Auguri”, quindi gli Auguri preferisco farli oltre che per il nuovo anno anche per molti prossimi anni a venire ,perché tanto ci vorrà prima che la situazione migliori…
Dal 1 ° gennaio navighiamo a vista attendendo nuovi segnali positivi.
Detto ciò chi ha tempo non aspetti tempo, chi deve compare compri, chi deve vendere venda, tanto ci possiamo scervellare quanto vogliamo ma nessuno sa domani cosa accadrà.
Buon nuovo anno da Primaimmobiliare.it
Francesco Centamori