La proposta di acquisto immobiliare è un documento importante nel processo di compravendita di un immobile. La tendenza è quella di confonderla con il compromesso immobiliare, che rappresenta però un contratto completamente diverso.
La differenza principale tra questi due documenti sta nel fatto che il compromesso immobiliare vincola sia il venditore che l’acquirente di un immobile. Nel caso delle proposta d’acquisto, invece, il vincolo è solo a carico dell’acquirente. Questo almeno nelle prime fasi del processo di compravendita.
È importante conoscere caratteristiche e funzionamento di questo documento, per capire come può risultare utile a concludere in maniera positiva un processo di compravendita di un immobile.
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La funzione delle proposta di acquisto immobiliare è quella di rendere ufficiale l’interesse di un potenziale compratore. Le agenzie immobiliari nella maggior parte dei casi forniscono un modulo da compilare per presentare la proposta di acquisto: nel caso si proceda senza utilizzare intermediari può essere utile fare riferimento a un notaio in modo da compilare la proposta nel modo corretto.
Attenzione: ci sono diversi siti internet che permettono di scaricare dei moduli di proposta di acquisto. È meglio però stare attenti, facendo riferimento solamente a fonti di sicuro valore.
Cosa deve contenere la proposta di acquisto immobiliare
Ci sono 4 parti che devono assolutamente essere presenti in una proposta di acquisto immobiliare, perché questa sia valida:
- la dichiarazione di interesse all’acquisto del potenziale acquirente;
- la somma offerta per l’acquisto dell’immobile;
- il periodo per cui la proposta mantiene la sua validità: scaduto questo periodo di tempo la proposta di acquisto non è più valida;
- la caparra, cioè la somma che rimarrà bloccata e garantita fino alla scadenza dell’offerta, o fino a quando la stessa sarà accettata o rifiutata; di solito ha la forma di assegno circolare, intestato al proprietario dell’immobile in vendita.
Non esiste un valore preciso per quel che riguarda la caparra: che quindi è frutto del libero accordo tra venditore e compratore. Si tratta di un elemento della massima importanza: infatti rappresenta per il venditore la garanzia che, se l’acquirente cambiasse idea e ritirasse l’offerta prima della sua scadenza, andrebbe a perdere la caparra. Caparra che in questo caso diventa un risarcimento per il venditore.
Proposta rifiutata: cosa accade?
Se il venditore rifiuta la proposta fatta dall’acquirente, quest’ultimo può riprendere la somma che ha destinato come caparra, perché non sorge nessun accordo vincolante tra le parti. Ovviamente l’acquirente rimane libero di fare una nuova offerta al venditore, più elevata, per provare a convincerlo a vendere l’immobile.
Proposta accettata: cosa accade
Nel modulo che contiene la proposta di acquisto immobiliare c’è uno spazio dedicato all’accettazione della stessa. Spazio in cui il venditore deve apporre la sua firma: in questo modo la proposta impegna entrambe le parti. Dopo l’accettazione il venditore può acquisire la caparra e le due parti possono accordarsi per la stipula dell’atto di compravendita.
È molto importante, per il venditore, fare attenzione prima di apporre la sua firma: non si tratta infatti di un impegno generico di presentarsi di fronte a un notaio. Nella maggior parte dei casi all’interno della proposta di acquisto sono comprese delle clausole che possono riguardare i modi e i tempi dei pagamenti per l’immobile, la conformità urbanistica dello stesso e diversi altre.
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Per questo il venditore deve esaminare con attenzione la proposta prima di accettarla: nel caso sia utile, anche facendo riferimento alla consulenza di un professionista, come un notaio o un avvocato. Questa analisi permette al venditore di comprendere se le condizioni in inserite nella proposta di acquisto sono più o meno accettabili dal suo punto di vista.
Un esempio può aiutare a chiarire meglio questa situazione. In molti casi, un acquirente fa una proposta di acquisto, ma ha la necessità di ottenere un mutuo bancario per completare l’acquisto dell’immobile. Allora la validità delle proposta viene vincolata all’esito positivo della richiesta di mutuo o di finanziamento.
Si tratta di aspetti molto delicati: è quindi meglio trattarli con un professionista esperto del settore per evitare scelte sbagliate.